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MOZIONE CIVICA TRENTINA In CONSIGLIO PROVINCIALE A TRENTO PRO ABILITATI MAGISTRALE ANTE 2002 E PAS -TFA

PROPOSTA DI MOZIONE  Consigliere C. Civettini —  Civica Trentina

“IO STO CON GLI INSEGNANTI ABILITATI E CHIEDO CHE ENTRINO NELLE GRADUATORIE PROVINCIALI PER TITOLI SENZA ULTERIORI CONCORSI.”

Crediamo sia doveroso riaprire un dialogo sulle scelte scolastiche ormai prossime che con rara pervicacia la Giunta provinciale vuole calare sulle teste della scuola trentina-orgogliosamente trentina!-perseguendo in solitaria, senza dare risposte concrete agli insegnanti abilitati che da decenni stanno sostenendo la qualità della scuola trentina, portandola all’eccellenza, ai quali è riservata l’umiliazione umana e professionale, di doversi mettere in discussione, magari dopo 26 anni di insegnamento, in un concorso, a prescindere dalla possibilità di poterlo o meno superare.
Una umiliazione senza pari, che non lascia spazi ad una corretta gestione di una doverosa transizione che doveva e poteva essere praticata, dando ragioni a delle aspettative, che tanti anni di precariato hanno generato-non per diritto acquisito-ma proprio perché la gestione provinciale ha investito per anni sulla loro formazione e, di più, gli ha indotti a corsi di abilitazione costosi e a carico dei docenti.
Ma oltre a ciò, uno dei sindacati che ha raggruppato molti di codesti insegnanti, il DELSA, scrive testualmente:

“Del resto non serve guardare molto lontano da casa nostra per scorgere un barlume di buon senso: è di questi giorni la notizia che a Bolzano, pare esserci tutta l’intenzione di inserire PAS, TFA e Diplomati Magistrali ante 2002 nelle GaE, purché essi abbiano 36 mesi di servizio alle dipendenze della stessa provincia. Ciò per limitare accessi da fuori regione, garantendo continuità del personale che da anni opera in provincia, ma anche e soprattutto per adempiere a quello che è un obbligo da parte della amministrazione che al momento è, proprio perché autonoma in materia di gestione del personale scolastico, direttamente imputabile per la non applicazione della direttiva europea sulla stabilizzazione 70/99. “

Ma di più, un altro nutrito gruppo di donne e uomini docenti e precari da anni, scrivono altrettanto testualmente:

BREVE RIEPILOGO DELLA SITUAZIONE DEI DOCENTI PRECARI IRC IN PROVINCIA DI TRENTO
1. Circa 50 insegnanti IRC (complessivamente per i tre ordini di scuola) con contratto a tempo DETERMINATO con più di 10 ANNI (fino a 18) di servizio IRC.
2. 2001 concorso solo riservato (richiesti almeno quattro anni di servizio IRC con titolo ed esclusi da qualsiasi concorso anche ordinario quanti non avevano il suddetto requisito e non hanno avuto alcuna possibilità nemmeno di essere STABILIZZATI).
3. Ad aggravare la situazione ha contribuito il mancato riconoscimento del servizio prestato in altre classi di concorso: i quattro anni di servizio per accedere al concorso riservato dovevano essere tutti di IRC.
4. Mancata applicazione dal 2001 della legge sulla STABILIZZAZIONE insegnanti IRC (legge 312/1980 art.53; DPR 399/88 art.3 comma 6). La SABILIZZAZIONE IRC è in vigore fino ad oggi in tutte le province del territorio nazionale TRANNE IN TRENTINO e comporta, dopo quattro anni di insegnamento, la progressione economica di carriera e l’adeguamento alla malattia (il contratto dei precari IRC in Trentino prevede SOLO 20 giorni di malattia e nessuna progressione di carriera).
5. Dal 2001 al 2013 non vengono più attivati concorsi: la norma prevedeva concorsi ogni tre anni. – la L.P. 7 agosto 2006, n. 5 (c.d. legge provinciale sulla scuola) – in aderenza al disposto di cui all’ L’art. 3, comma 2, della legge n. 186/2003 – prevede l’indizione di concorsi per gli insegnanti di religione cattolica, su base provinciale, con frequenza triennale (art.91). Tale circostanza, di fatto, non si è mai verificata (quantomeno a far tempo dal 2001/2002, data dell’ultimo concorso indetto), e l’Autorità scolastica provinciale ha continuato ad assumere i docenti con una serie ininterrotta di contratti a tempo determinato per un lasso temporale ben superiore a quello massimo di due anni previsto dalla citata Legge (artt. 93 e 96, L.P. 5/2006).
6. Relativamente a questo si ricorda la recente sentenza della Corte europea sull’illegittimità a reiterare contratti a tempo determinato, sentenza che non esclude gli insegnanti precari IRC.
7. L’IDONEITA’, rilasciata dall’ordinario diocesano, per gli insegnanti IRC è considerata ABILITANTE (Parere del Consiglio di Stato 4 marzo 1958 e CM 15 maggio 1975 n.127), quindi gli insegnanti IRC sono ABILITATI per legge.
8. Concorso 2013 (dopo 12 anni dal precedente) ha portato alla copertura di 10 posti alle secondarie di secondo grado (alle secondarie di primo grado non si immette in ruolo da 18 anni). Questo concorso solo ordinario e aperto a tutti, non ha valorizzato l’anzianità di servizio come criterio di accesso e non ha considerato l’applicazione della legge Letta che prevede nei concorsi pubblici una quota riservata.

Alcuni punti, anche se le ragioni e le domande sarebbero enciclopediche, proprio per la sostenibilità di un processo di stabilizzazione che doveva e poteva passare attraverso la gestione di una transizione che era come sarebbe ancora praticabile, senza violare alcuna norma ma, anzi, ottemperando a indicazioni generate anche da precise e puntuali sentenze che accolgono le ragioni dei precari o da direttive europee disattese quando serve disattenderle!

Tutto ciò premesso,

Il Consiglio Provinciale
impegna
la Giunta provinciale

•       Condividendo la necessità di dare risposte certe alla richiesta degli insegnanti precari per una attenta gestione della transizione tra le necessità gestionali dell’actual e il futuro (che non può oscurare quanto investito in formazione con denari pubblici né quanto si è indotto istituzionalmente a far investire ai docenti precari stessi per i corsi abilitanti) , a dar corso ad un percorso che preveda che i docenti abilitati possano entrare nelle graduatorie provinciali per titoli senza ulteriori concorsi;

•       Di far salve le graduatorie in essere dei vincenti concorso fino ad esaurimento;

Claudio Civettini
Cons. Provinciale e regionale

CIVICA TRENTINA

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